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US Open, day 2: le tre partite da non perdere-

Archiviato il primo giorno, le sorprese, le amarezze del post partita, si torna sui campi di Flushing Meadows con gli esordi di tanti altri big, tra cui il n.1 al mondo Carlos Alcaraz e il nostro Jannik Sinner. Una giornata, questa di martedì, che si prospetta ricca di spettacolo. Come ogni giorno, ecco i tre match che secondo noi meritano di essere seguiti, per intensità, spettacolo e (chissà) un esito inaspettato. Emil Ruusuvuori – [8] Andrey Rublev Vorrei ma…- la partita del giorno, il primo turno più equilibrato tra quelli dei big, che vede affrontarsi Emil Ruusuvuori e Andrey Rublev, ottava forza del seeding, per ben tre volte ai quarti di finale dello US Open, ma mai oltre. Sicuramente, dopo essersi sbloccato nei 1000, il russo punta a farlo anche negli Slam, dove ancora cerca la prima semifinale. Ma trova un avversario dal tennis pulito, di grande efficacia, e che quando è in giornata non regala nulla (o quasi). Un giocatore che sa ben difendersi dalla prepotenza da fondo del russo, come dimostra l’ultimo precedente, vinto dal finlandese un paio di settimane fa a Cincinnati (dopo aver perso i primi due incontri). I due scenderanno in campo non prima delle 20:30 sul campo 5, ieri fatale alla tds n.4 Rune. Se Rublev saprà fin dall’inizio imporre il suo ritmo, aiutandosi anche con il servizio, e soprattutto mantenere la calma, dovrebbe portare a casa il match non senza problemi, ma con un giusto tasso. In caso contrario, il colpaccio da parte di Emil, il pacifico biondino, non sarebbe utopico. [5] Ons Jabeur – Camila Osorio Svolazzi e sogni- A prescindere dall’avversaria, una giocatrice solida e di tutto rispetto, sicuramente da evitare all’esordio, come Camila Osorio, non si può non consigliare di vedere un match di Ons Jabeur. La tunisina, con i suoi svolazzi e le giocate a rete, e quel gioco leggero e mai banale, è senza dubbio alcuno la giocatrice “da vedere” del circuito WTA, specie quando è motivata. E, a New York, arriva motivata eccome: deve difendere la finale dell’anno scorso, oltre a cercare rivalsa dopo la terza finale Slam persa, a luglio a Wimbledon. La costanza della colombiana da fondo (che ha perso il solo precedente, due anni fa proprio allo US Open) le ha permesso scalpi importanti in passato, e obbligherà Ons ad un livello alto sin da subito. Nel match che prenderà il via alle 17:00 sul Louis Armstrong Stadium, sarà compito di Osorio spingere da fondo e prendersi qualche rischio in più del solito per muovere Jabeur e impedirle di prendere il tempo e mettere in campo il suo tennis di cambi continui che può infastidire la colombiana. Chiaro che, se fin da subito la tds n.5 saprà iscriversi alla partita e minare i fondamenti all’avversaria, potrebbe essere semplicemente un suo spettacolo. [29] Ugo Humbert – Matteo Berrettini Il martello e il pennello- Due tennisti dal gioco diverso, a tratti quasi opposto, ma uniti da una grande confidenza con l’erba e da una capacità di giocare sul veloce sfruttando il servizio comune a pochi. Questi sono Matteo Berrettini e Ugo Humbert, un italiano e un francese che si battezzeranno a vicenda allo US Open di quest’anno. Il romano da queste parti è quasi un’istituzione, vantando una semifinale (che ne ha costruito il mito) e due quarti di finale (uno l’anno scorso, da difendere), dimostrazione del feeling che ha con questo tipo di cemento. Il Matteo che scenderà in campo oggi non è però (probabilmente) quello dei tempi migliori, ed è un fattore che tanto potrebbe giocare a favore di Humbert. Il francese, con il suo gioco molto tecnico e le variazioni mancine, che sa imprimere soprattutto sul rovescio, il suo punto forte, potrebbe mettere in seria difficoltà Berrettini, non lasciandogli mai l’opportunità di martellare da fermo con il dritto. Perciò appare chiaro che, a partire dalle 17:00, quando scenderanno sul campo 5, l’azzurro sarà obbligato a chiedere tanto al proprio servizio, soprattutto per entrare in fiducia e spezzare presto le gambe al n.29 del seeding. Se scenderà in campo quel tipo di Matteo, allora sì che la vittoria è alla portata. ...

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